mag272015

Semaforo verde per i due immunoterapici Merck e Bristol-Myers Squibb

Con la presentazione di due anticorpi monoclonali umanizzati, le multinazionali Merck & Co Inc e Bristol-Myers Squibb sono state tra le protagoniste dell'ultimo meeting del comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Ema, l'Agenzia europea dei farmaci. Il Chmp ha, infatti, raccomandato il rilascio dell'autorizzazione all'immissione in commercio di pembrolizumab (Keytruda®), prodotto da Merck & Co Inc, per il trattamento di soggetti con melanoma avanzato non resecabile o che non risponde più ad altre cure; nello stesso incontro è arrivato il via libera anche per nivolumab (Opdivo®), un immunoterapico di ultima generazione prodotto da Bristol-Myers Squibb per i pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (Nsclc) squamocellulare in stadio avanzato, reduci da almeno due trattamenti precedenti e in progressione di malattia.

Entrambi i farmaci, già approvati dall'ente regolatorio statunitense Food and Drug Administration, con la designazione nel caso di pembrolizumab di breakthrough therapy ovvero terapia fortemente innovativa che risponde a necessità terapeutiche insoddisfatte, appartengono alla classe di inibitori di check-points della proteina Pd-1 (programmed death-1). Agiscono bloccando l'interazione tra il recettore Pd-1, presente sulle cellule T attivate, e i suoi ligandi proteici L-1 e L-2 espressi dal tumore in modo da impedire alle cellule maligne di evadere il riconoscimento e la distruzione da parte del sistema immunitario dell'ospite, migliorando di conseguenza la risposta terapeutica contro il cancro.
L'efficacia di pembrolizumab, disponibile in polvere da solubilizzare e somministrare per infusione, è stata confermata in pazienti con melanoma in fase avanzata naïve e in quelli già trattati con ipilimumab. Sebbene il farmaco sia ancora in attesa di approvazione definitiva da parte dell'Ema, alcuni pazienti in Gran Bretagna lo stanno già ricevendo attraverso un nuovo sistema di accesso prioritario e gratuito. Dalle ultime stime il melanoma cutaneo ha raggiunto i 100.000 nuovi casi l'anno con un aumento di circa il 15 per cento rispetto al decennio precedente. La terapia con costa circa 12.500 dollari al mese, potrà quindi generare ricavi per l'azienda fino 5 miliardi dollari.
Altrettanto incoraggianti sono i risultati ottenuti con nivolumab nel tumore del polmone non a piccole cellule avanzato, squamoso e non squamoso, negli studi di fase III (CheckMate -057 e -017) presentati ad Asco 2015. L'immunoterapico prodotto da Bristol-Myers Squibb, che ha dimostrato di aumentare la sopravvivenza di questi pazienti rispetto alla chemioterapia con docetaxel, è in sperimentazione anche per il carcinoma renale, epatico e il glioblastoma.

Agire sul sistema immunitario per combattere i tumori rappresenta una delle più promettenti strategie terapeutiche degli ultimi anni e il parere positivo del Chmp su questi due farmaci contribuirà a soddisfare una necessità di cura per molti pazienti.

Marvi Tonus