set252015

Conformità produzione, linea guida Fda per la verifica qualità

L'Fda sta attuando da tempo una generale revisione del suo operato per proteggere e promuovere più efficacemente la salute pubblica. Il risultato si evidenza nella riorganizzazione delle strutture operative e negli obiettivi dei vari settori, ad esempio nelle attività di ispezione, in cui uno degli elementi critici del cambiamento è il cosiddetto Quality metrics program. Questo programma tende ad avere una più chiara visione dello stato di conformità (compliance) di ogni sito produttivo, andando oltre la classificazione di sito "in compliance" o "non in compliance", incoraggiando il miglioramento e risolvendo le situazioni in cui ispezioni tardive, riscontrate carenze Gmp e azioni restrittive della Agenzia hanno causato anche mancanza di prodotti sul mercato.

Lo stesso programma si è concretizzato con la linea guida Request for quality metrics recentemente emessa. Lo scopo e le aspettative sono chiare, dichiarate: le metriche devono stimolare i fabbricanti di medicinali ad attuare robuste misurazioni sui propri prodotti, identificare e risolvere le carenze e mantenere la fabbricazione sotto standard di qualità definiti ma sono anche uno strumento in mano all'Agenzia per determinare quali siti produttivi abbiano i maggiori rischi qualitativi e poter adattare un approccio risk-based alla loro supervisione.

La trattazione nella linea guida è ampia e articolata, riporta le motivazioni, gli aspetti legali e il possibile utilizzo delle metriche. Ne identifica alcune di maggiore rilevanza nel fornire informazioni sull'efficacia del cosiddetto Pharmaceutical quality system (Pqs) di un'azienda:
- il numero di lotti respinti, sul numero di lotti fabbricati;
- il numero dei reclami qualitativi per prodotto, sul numero di lotti fabbricati dello stesso;
- il numero di test fuori specifica (Oos, Out of specification) invalidati, sul numero totale di Oos e sul numero totale di test;
- il numero di Apr/Pqr (Annual product review/Product quality review, revisioni annuali della qualità dei prodotti) completati entro 30 giorni dalla data definita, sul numero dei prodotti fabbricati.

Altre metriche, opzionali, sono suggerite: ad esempio l'efficacia delle Capa (Corrective and preventive actions), la Process capability (tecniche statistiche atte a dimostrare la variabilità e conformità dei processi alle specifiche stabilite) e, data l'importanza della cultura della qualità, il coinvolgimento del "senior management". Le modalità per rendere accessibili e sottoporre i dati completano il documento.

La linea guida è ancora allo stato di bozza (draft), in consultazione pubblica, ma è conveniente che i siti produttivi e il management, a partire dal grado più in alto, la prendano seriamente in considerazione, senza attendere la versione finale che non cambierà comunque le sue impostazioni e previsioni. Va detto che varie associazioni stanno lavorando sullo stesso argomento. Una delle più attive è sicuramente la Ispe, International society for pharmaceutical engineering, con la Quality metrics initiative, sviluppata in più fasi e documenti di analisi, ancora in corso.

Ne vedremo le conseguenze patiche in un prossimo futuro, con riflessi probabili anche nell'approccio delle agenzie europee, che comunque già si aspettano di trovare le Quality metrics documentate in un sito produtttivo.

Leonardo Gabrieli
QA&RA Director
Teva Italia