ott212015
Il tempo è denaro ed è giusto e doveroso riconoscerlo a chi ha puntato sulla ricerca di nuovi farmaci con investimenti consistenti. Una conferma arriva anche dalla Corte di Giustizia Europea (Cjeu) che ha recentemente pronunciato una sentenza favorevole all'estensione della durata dei certificati di protezione supplementare (SPCs) del prodotto medicinale o fitosanitario, prolungando di alcuni giorni l'esclusiva brevettuale. Naturalmente le aziende farmaceutiche hanno accolto con favore questo provvedimento. Il certificato di protezione supplementare è stata introdotto per compensare i soggetti che investono nell'innovazione farmaceutica al fine di far recuperare il tempo intercorso tra la data di domanda di brevetto per un nuovo medicinale e quella di autorizzazione all'immissione in commercio (Aic) che può essere ritardata dalla richiesta di ulteriori sperimentazioni. La normativa prevede che un'azienda mantenga per 20 anni la copertura brevettuale di un prodotto computati dalla data di deposito ma, per non penalizzare il settore, il certificato di protezione supplementare tiene conto del tempo necessario a ottenere la concessione alla vendita che altrimenti verrebbe sottratto all'utilizzazione del brevetto. Nel caso specifico, su cui si è espressa la Corte di Giustizia Europea, la società biotech statunitense Seattle Genetics ha richiesto e ottenuto un certificato di protezione supplementare per Adcentris (brentuximab vedotin) che l'Ufficio brevetti austriaco ha però calcolato partendo dalla data in cui è stata concessa l'autorizzazione alla commercializzazione e non dalla data della sua notifica come ormai è prassi in molti Paesi dell'Unione ma non in Austria. I giudici europei, pronunciatisi per la prima volta su questo tema, hanno stabilito che la data del Certificato di protezione supplementare parte dal momento della notifica dell'Aic all'azienda e non dalla data di concessione dell'autorizzazione, una differenza che allunga di pochi giorni, da 3 a 5, la durata della copertura brevettuale ma sufficienti a influenzare in senso positivo il fatturato derivante dalla vendita del farmaco in esclusiva che spesso raggiunge il suo picco al termine del tale periodo. Marvi Tonus
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